Ieri 19 Marzo, presso una sala assemblee di Confindustria Firenze molto affollata si è svolto un incontro sul tema delle best practices di Manutenzione in ottica di Sicurezza e prevenzione degli incidenti. Hanno partecipato in qualità di relatori Matteo Grossi, che ha aperto i lavori, in qualità di responsabile dei Servizi Innovativi e tecnologici di Confindustria Firenze, assieme a Giacomo Borselli che ha illustrato il tema della Manutenzione nell’ottica del D. Lgs 81/2008 e la sua evoluzione nei contesti odierni, in cui la sfida dell’approccio in chiave migliorativa deve fare i conti con nuovi rischi e regole sempre più stringenti. Di seguito G. Adriani (responsabile regionale di A.I.MAN.) ha presentato una sintesi dell’approccio manutentivo “olistico” che trae spunto dalla medicina/fisiologia umana per affrontare le best practices in campo industriale. Il tutto dopo avere illustrato la storia recente di A.I.MAN. ed i suoi brillanti 60 anni appena compiuti! La sfida dell’industria 4.0 in tutte le sue declinazioni, ci attende nei prossimi eventi a calendario. Alessandro Matteucci funzionario di ASL Toscana centro ha presentato le norme e le procedure che regolano oggi il contratto e le attività di Manutenzione, tenendo conto della “incidentalità” degli interventi in campo, che se non sono pianificati a dovere (attraverso logiche di Manutenzione Preventiva/Predittiva) bensì risultano frutto di azioni correttive a guasto, elevano fortemente il fattore di rischio. A livello europeo, purtroppo l’Italia risulta sempre tra i “top” players in questa non proprio auspicabile graduatoria. Giacomo Mariani di Mecoil Diagnosi Meccaniche Srl ha presentato il progetto del conditions‘ monitoring applicato al settore industriale evidenziando i benefici della proattività dei controlli non distruttivi e della early detection dei problemi in impianti strategici, del settore alimentare e chimico. Ambiti in cui al rischio ambientale si somma (quando non si opera per tempo in chiave preventiva) la mancata produzione in contesti di margine operativo limitato. Di seguito l’intervento della Livith Spa, che ha evidenziato numerosi sistemi per contenere il rischio da interventi in ambienti confinati, sia a livello del suolo, che in quota. Gli strumenti come i DPI sono fondamentali per contenere gli incidenti, diminuendo il fattore di rischio, ma occorre comunque una seria e puntuale pianificazione e formazione, a monte di qualunque intervento in campo, di un certo impegno.
Grazie ad Irene Rosadini ed a tutto lo staff di Confindustria per la perfetta organizzazione!