Non si può trascurare il fatto che uno dei passaggi cruciali per comprendere “come” e “quando” è giusto, anzi necessario intervenire sul principio fondante della buona gestione dei lubrificanti preveda un controllo attento dello stato del fluido. Sia che parliamo di olio, il caso più frequente e forse meglio compreso, che di grassi, per i quali si evidenziano le carenze che tutti ben conoscono…
Una macchina di qualunque dimensione, per ben operare, in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle prestazioni qualitative e quantitative previste, necessita di un sistema di lubrificazione efficace, ma anche efficiente!
Non è più il tempo per sprecare risorse, sia come energia assorbita, che come materiali di consumo. Sia che siamo in presenza di fusti di olio, di cartucce di grasso o di filtri, per la cui scelta, ovvero sostituzione, ci affidiamo essenzialmente a pratiche empiriche. Ben pochi conduttori di impianto, oberati dalla routine, possono dedicare il tempo necessario e le energie intellettuali per la scelta di prodotti idonei (detto meglio più adatti, alla luce delle continue migliorie tecniche) ad un determinato contesto operativo. Il manuale del costruttore, ove disponibile ed aggiornato, non sempre può essere adeguato alle istanze della produzione corrente; sempre più pressante ed al tempo stesso discontinua.
Solo le analisi tribologiche ed alcuni controlli mirati (una routine oramai acquisita all’estero, ed in particolare in Usa, dove la tecnologia dei controlli e le Analisi dell’Olio a fini diagnostici hanno una diffusione capillare) hanno il potere di individuare le cause prime di un malfunzionamento, ovvero di un guasto imminente. Pochi centimetri cubi di olio, inviati per tempo con un idoneo flacone, ad un laboratorio certificato, possono dare la risposta ai principali quesiti su “come” “quando” e “dove” è opportuno intervenire, in maniera correttiva.
L’acquisizione di quei particolari “segnali deboli” provenienti dalla parte più intima del macchinario possono garantire un funzionamento adeguato delle macchine strategiche, senza intoppi! A questo riguardo, consci delle difficoltà che i soggetti abitualmente incontrano per supplire alle innumerevoli carenze intorno a tale argomento, è nata l’esigenza di un percorso formativo e quindi della necessità di disporre di personale qualificato nel settore della Lubrificazione delle Macchine. L’esigenza di regolamentare, a livello nazionale, il suddetto settore, ha portato il CICPND – Centro Italiano di Certificazione per le Prove Non Distruttive e per i Processi Industriali ad elaborare il Regolamento ed i Requisiti Minimi per la Qualificazione e Certificazione del Personale esperto nella Lubrificazione della Macchine (EL), stabilendo principi, criteri e procedure per la gestione delle attività relative alla certificazione del menzionato personale ai livelli 1, 2 e 3.
Figura EL, in quanto Esperto nella Lubrificazione delle Macchine, che prende spunto dal già consolidato percorso di ICML e Lubecouncil, con il quale, a livello internazionale sono già state certificate oltre 3500 figure di esperti nella Lubrificazione delle Macchine. E’ stato rilevato proprio come il settore propedeutico, di base, sia tra i più carenti; argomenti quali la selezione di prodotti (sia per qualità, che per quantità), nel caso di un grasso o di un olio. Così come la pulizia di un sistema o l’applicazione di una cartuccia filtrante non in linea, appaiono argomenti particolarmente ostici. Anche il (in teoria un passaggio assai semplice) prelievo di un campione di lubrificante, per fini analitici, suscita spesso perplessità.
Ecco quindi il perché della voglia di istituzionalizzare la suddetta figura professionale secondo norme e procedure italiane, alla luce di cogenti standard internazionali.