La medicina delle macchine: sicurezza nelle operazioni correnti; ovvero un insieme di procedure ed atteggiamenti nei confronti del mondo che ci circonda. Per interagire con la realtà quotidiana siamo obbligati a fare scelte che sono spesso imputabili ad esperienze dirette (tale forma più antica di apprendere, secondo la regola del “premio” o “punizione” può lasciare in alcuni di noi tracce di “ferite” fisiche o psicologiche, di difficile guarigione…) oppure mutuabili da esperienze altrui, generalizzate e divenute col tempo “regole di comportamento virtuoso” in genere sintetizzate in manuali o cartelli/segnali di facile comprensione.
Sarebbe estremamente improvvido sperimentare di persona ogni nuovo prodotto chimico, elettrico etc. per verificare sul proprio organismo quanto questo possa essere dannoso per l’individuo! Vale la regola di rispettare leggi più generali, in cui mi sento compreso e da cui pretendo di essere tutelato.
Di molte apparecchiature o macchinari produttivi ho una percezione diretta, mutuata dai sensi; ne percepisco (e riconosco per esperienza pregressa come appropriate per quella tipologia di macchina “X”) le manifestazioni più esteriori, anche in base ad alcuni “comportamenti” macroscopici quali rumori, vibrazioni, temperature. Da qui a prevedere con sicurezza per quanto ed in che modo potranno operare nel futuro, esiste una profonda lacuna.